“Sulla proroga delle concessioni finalmente riconosciuta la validità delle nostre argomentazioni” dichiara Salvatore Barbieri, presidente ASCOB, commentando a caldo l’ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda).
“Abbiamo sempre sostenuto che la disposizione che ha stabilito in 7.500 euro mensili il canone di proroga era ingiusta e insopportabile per le sale Bingo.
Per le concessioni in scadenza negli anni 2013 e 2014 l’ADM correttamente aveva proceduto alla fissazione nella somma di euro 200.000 della soglia minima corrispettiva per l’attribuzione di ciascuna concessione, quindi spalmando questo importo per la durata dei sei anni di concessione aveva stabilito il versamento della somma di euro 2.800 per ogni mese fino alla data di sottoscrizione della nuova concessione riattribuita.
Ci chiediamo quale valore minimo per la concessione sia stato ipotizzato oggi per obbligare le Sale al versamento di 7500 euro mensili!
Una follia, tanto più che ogni Sala oggi è costretta a fare i conti con le disposizioni territoriali che spesso introducono nuovi obblighi e limitazioni d’esercizio rispetto agli anni 2013 e 2014.
Il valore del canone mensile dovrebbe essere inferiore, inoltre è da considerare che è previsto “il divieto di trasferimento dei locali per tutto il periodo della proroga”.
Confidiamo nel giudizio della Corte Costituzionale affinché sia riconosciuto il lavoro svolto dai concessionari del Bingo in questi anni, la sicurezza che abbiamo garantito nella raccolta del gioco di Stato e i sacrifici a cui siamo stati costretti per rispondere ad una norma ingiusta ed estremamente penalizzante”.