Riordino del Bingo, Barbieri ringrazia ADM per l’avvio dei lavori

Barbieri

Il Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), Roberto Alesse, nella recente intervista rilasciata alla rivista “Intervento nella Società” ha parlato dei programmi dell’Agenzia per il riordino dei giochi e annunciato riforme anche per il gioco del Bingo.

Il presidente ASCOB Salvatore Barbieri, intervistato riguardo le dichiarazioni rilasciate dal direttore Alesse ha dichiarato: “Sono molto grato per l’attenzione mostrata dal direttore di ADM dott. Alesse in merito al riordino dei giochi pubblici, ancora più grato per la disponibilità da parte di ADM ad avviare un tavolo tecnico con gli addetti ai lavori e con le associazioni di categoria a breve per il rinnovo del regolamento del gioco del Bingo. Nelle scorse settimane la nostra associazione ha presentato delle proposte per il nuovo regolamento di gioco del Bingo, tra cui palinsesto settimanale e non mensile, aggiunta di nuovi premi e Bingo Dinamico. Tutto ciò per portare maggiore interesse verso questo gioco di socializzazione. Riteniamo importante pervenire ad un riordino condiviso che metta in primo piano la tutela della salute dei giocatori, la necessità di mantenere viva, sicura e aggiornata la rete di distribuzione del gioco e le aspettative erariali”.

CdS accoglie domanda cautelare ASCOB: No a canone concessorio in misura piena per i mesi di sofferenza e limitazioni derivanti da COVID

Tribunale

ASCOB ha riscosso un altro importante successo per la categoria.
Il Consiglio di Stato ha concesso la sospensiva per il provvedimento che imponeva il pagamento del canone di proroga in misura piena delle concessioni relativi ai mesi di confinamento COVID.

L’associazione, rappresentata dagli avvocati Matilde Tariciotti e Luca Giacobbe, ha ottenuto il riconoscimento dell’istanza cautelare. L’udienza pubblica per la decisione definitiva è stata fissata per il giorno 20 settembre 2022.

“Ritenuto che, nei limiti della cognizione cautelare, – scrive il Giudice – possono essere favorevolmente apprezzate le prospettazioni difensive articolate dalla parte appellante, anche avuto riguardo alla possibilità di adire in via pregiudiziale le Corti superiori, costituzionale ed europea.
Considerato, inoltre, che, nel bilanciamento dei contrapposti interessi, appare allo stato prevalente quello volto al mantenimento della res adhuc integra fino alla decisione definitiva della causa nel merito, avuto riguardo all’entità delle polizze fideiussorie da escutere e delle somme di denaro da recuperare.
Le spese della fase cautelare sono compensate”.

Il 29 aprile ASCOB in piazza per la legalità e il lavoro nel Lazio

legalità

Gli imprenditori e i lavoratori delle Sale Bingo aderenti alla associazione ASCOB parteciperanno alla manifestazione di venerdì 29 aprile “LEGALITA’ LAVORO LAZIO. I LAVORATORI DEL GIOCO PUBBLICO IN PIAZZA PER 3 BUONI MOTIVI” che si terrà sotto la sede della Giunta della Regione Lazio.

ASCOB condivide i temi e le proposte raccolte nel “Manifesto per la cultura del gioco legale” e lavora affinché sia possibile “continuare a costruire un modello virtuoso di gestione del gioco pubblico nel Lazio che valorizzi i principi e i valori ispiratori della Legge 5/2013 sul contrasto al Gioco d’azzardo patologico, senza spazzare via i presidi di legalità e senza regalare alle Mafie queste attività, ed altre, nel Lazio”.

L’appuntamento di venerdì 29 aprile deve essere un’ulteriore occasione di dibattito con le istituzioni municipali, comunali, regionali e nazionali per sollecitare una soluzione e scongiurare il rischio occupazione di 16.000 lavoratori per l’adozione del ‘distanziometro’, che entrerà in vigore dal prossimo mese di agosto.

La Sala Bingo del Futuro, le associazioni del Bingo si confrontano

Convegno Rimini

La prossima settimana, nella sala convegni del Grand Hotel di Rimini, il giorno 31 Marzo alle ore 17,00, i principali rappresentanti del settore del Bingo si incontrano per una tavola rotonda sul tema “La Sala Bingo del Futuro”.

 

I relatori che hanno confermato la loro partecipazione sono:

Salvatore Barbieri, presidente dell’associazione ASCOB,

Emmanuele Cangianelli, presidente EGP-FIPE e

Italo Marcotti, presidente FEDERBINGO SGI Confindustria.

Modera Maurizio Brodo, direttore editoriale di JAMMA.it

Convegno ASCOB

L’Associazione ha incontrato il Sottosegretario Freni

Federico Freni

Questa mattina Salvatore Barbieri, Presidente dell’associazione delle Sale Bingo (ASCOB), e Marco Rondoni, VicePresidente dell’associazione, hanno incontrato il Sottosegretario con delega ai giochi Federico Freni.

L’incontro è stato importante – afferma Salvatore Barbieri – perché abbiamo trovato un interlocutore preparato, informato e disponibile ad ascoltare quanto da noi segnalato e proposto”.

I rappresentanti delle Sale Bingo hanno parlato dei canoni di concessione – richiesti alle Sale anche per i mesi di lockdown -, dei problemi relativi alle disposizioni territoriali di contrasto al gioco pubblico, dei trasferimenti per le concessioni e di quanto auspicabile per il rilancio di un settore fortemente colpito dalle regole d’emergenza disposte per contrastare la diffusione dell’epidemia.

Il Sottosegretario ha dichiarato la sua disponibilità ad incontrare nuovamente l’Associazione e – ha concluso Barbieri – ha condiviso molti dei temi segnalati. Questo ci lascia sperare bene circa le iniziative che il Governo prenderà per le attività del Bingo e di tutto il settore dei giochi con la prossima manovra finanziaria”.

Messaggio di cordoglio del Presidente per la scomparsa di Mario Bagnato

Logo Ascob

“Oggi è venuto a mancare un nostro associato storico, Mario Bagnato, proprietario delle Sale Bingo di Bergamo e Stezzano.

Mario ha fatto la storia del Bingo, ha sempre combattuto per difendere il gioco legale e i diritti di tutti proprietari delle sale.

Un saluto ad un amico”.

Così comunica il Presidente dell’associazione ASCOB, Salvatore Barbieri.

“L’associazione è vicina alla famiglia Bagnato in questo momento di dolore”.

Riduzione canoni Bingo, Barbieri: Al TAR altro grande risultato per l’associazione ASCOB

Barbieri

Grande soddisfazione del presidente ASCOB, Salvatore Barbieri, in merito all’ennesimo successo per la politica associativa della maggiore associazione degli operatori del Bingo.

Con il ordinanza n..6247/2020, il Tar Lazio ha infatti concesso la misura sospensiva, accordando agli operatori associati ad Ascob di versare l’importo ridotto di euro 2800, come canone mensile per la proroga della concessione, fino alla definizione dei giudizi a seguito del rinvio alla Corte Costituzionale.

“Avevamo già rappresentato alla Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) l’oggettiva necessità di rivedere i canoni di proroga: l’emergenza Coronavirus ha peggiorato la situazione e le sale Bingo erano a rischio sopravvivenza.

ADM – afferma Barbieri – non aveva poteri e non poteva aiutarci, gli importi del canone sono definiti dalla legge primaria pertanto non rimaneva che ricorrere alla Magistratura.

Il Giudice ha riconosciuto le nostre necessità, ha ridotto i canoni a 2.800 euro e obbligato alla presentazione di una fideiussione per il restante importo fino ai 7.500 euro previsti dalla legge.

Ora lavoreremo con ADM per le modalità di presentazione di questa nuova fideiussione.

A dire il vero bastava già la garanzia di 500mila euro, che solo le Sale Bingo presentano per ottenere la concessione, a garantire gli importi residui del canone.

Questa è una peculiarità che distingue le Sale Bingo da ogni altro punto di raccolta del gioco e – sottolinea Barbieri – le nostre sale non sono Gaming Hall ma un punto di raccolta ancora più specializzato. Con le nuove disposizioni fiscali il solo Bingo non starebbe in piedi così proponiamo anche gioco attraverso gli apparecchi e i terminali VLT.

Da noi entrano solo giocatori maggiorenni, controllati e filtrati all’ingresso in collaborazione con le associazioni e gli operatori sanitari locali per contrastare in ogni modo il gioco problematico anche tra la clientela di età maggiore ai 18 anni.

Nelle Sale Bingo l’obbligo della tessera sanitaria per l’attivazione delle VLT è inutile: per noi tale obbligo andrebbe rimosso.

Questo, come la determinazione degli importi del canone di proroga della concessione, è un problema che dovrebbe risolvere il legislatore. Per questo abbiamo cercato di sensibilizzare su tali temi i rappresentanti del Governo e della politica.

Oggi – conclude Barbieri – portiamo a casa un nuovo grande successo, ringrazio per questo tutti i soci e gli gli Avv.ti Tariciotti e Giacobbe – che ci hanno abilmente assistito”.

TAR Lazio, accolto il ricorso dell’associazione ASCOB su canoni proroga concessione

Tribunale
Il TAR Lazio ha accolto il ricorso dell’associazione ASCOB e di alcuni concessionari del Bingo con il quale si chiedeva l’annullamento, previa sospensione, della nota con la quale l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Ufficio Bingo ha rigettato l’istanza dei ricorrenti del 2 luglio 2020 con la quale le era stato domandato:

i) la sospensione del pagamento del canone relativo alla proroga tecnica;

ii) ovvero in subordine, l’autorizzazione al pagamento del canone in misura ridotta ad € 2.800,00 producendo per la restante parte un’appendice alla fidejussione o polizza assicurativa già rilasciata in favore di questa Agenzia contenente la precisazione che la stessa è estesa anche al pagamento del canone mensile relativo alla proroga tecnica;

iii) l’assunzione di provvedimenti necessari per preservare l’equilibrio economico finanziario delle concessioni bingo, anche in contradditorio con gli operatori.

“Il giudizio che ha condotto alla favorevole ordinanza origina dal contesto di grave difficoltà economica legata alla pandemia da Covid 19 – affermano gli Avv.ti Tariciotti e Giacobbeche ha portato al ridursi del gettito dei giochi di un 50%, e che ci ha spinto ad assistere l’Associazione per sollecitare ADM ad assumere misure interinali a tutela dei concessionari e ad aprire un procedimento funzionale a riequilibrare complessivamente l’intero sinallagma convenzionale“.

 

Il Tribunale Amministrativo ha ritenuto che le censure formulate dalle ricorrenti richiedano un approfondimento non compatibile con la sommarietà della presente fase cautelare, anche in ragione della pendenza delle questioni pregiudiziali di legittimità costituzionale sollevate dalla Sezione con ordinanze n. 4021 e n. 4022 del 26 marzo 2019 (rispettivamente rese nei giudizi numeri di registro generale 2839 e 3333 del 2018);

“Ritenuto, inoltre, che il ricorso sia prima facie sostenuto dal requisito del periculum in mora, atteso il pregiudizio economico dedotto dalle ricorrenti in relazione alla situazione di grave insostenibilità economico-finanziaria del canone concessorio, come da ultimo rideterminato dall’amministrazione in ossequio all’art. 1, comma 1047, della l. n. 205/2017 (di modifica dell’art. 1, comma 636, della l. n. 147/2013);

Ritenuto, quindi, che al lamentato pregiudizio possa ovviarsi sospendendo, nelle more della definizione della presente controversia, l’efficacia del gravato provvedimento di diniego nonché stabilendo, a garanzia degli interessi patrimoniali dell’amministrazione, che – fino al momento della pubblicazione della sentenza di merito che definirà il giudizio – le ricorrenti (avuto riguardo al canone originariamente previsto con la costituzione del rapporto concessorio) versino all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli la somma di euro 2.800,00 mensili ciascuna e, per la restante parte e fino alla copertura dell’intero ammontare del canone preteso (pari ad euro 7.500,00), prestino fideiussione bancaria o assicurativa (ulteriore rispetto alla cauzione già prestata), proporzionata alla differenza di canone non corrisposta per dodici mesi, entro il termine di trenta giorni dalla notificazione o dalla comunicazione in via amministrativa della presente ordinanza, con l’avvertenza che la mancata prestazione di tale garanzia comporterà l’automatica perdita di efficacia della disposta misura cautelare;

Rilevato, inoltre, che la Sezione con le citate ordinanze n. 4021/2019 e n. 4022/2019 – motivatamente dubitando della legittimità costituzionale del citato art. 1, comma 1047, della l. n. 205/2017 – rimetteva alla Corte Costituzionale, ai sensi dell’art. 23 della l. n. 87/1953, le questioni di compatibilità di tale disposizione con gli artt. 3 e 41 della Costituzione”.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda) accoglie quindi l’istanza cautelare e, per l’effetto, sospende l’efficacia del provvedimento impugnato, nei modi e nei termini illustrati in motivazione.

Sospende, altresì, il giudizio sino alla pronuncia della Corte Costituzionale sulle questioni di cui in motivazione.

CISAL Terziario scrive al Governo per chiedere la riapertura delle Sale Bingo

CISAL

La Federazione Nazionale Sindacati Autonomi Lavoratori Commercio, Servizi e Turismo, con lettera firmata Vincenzo Caratelli, Segreteria Nazionale, scrive:

«AI Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Giuseppe Conte
presidente@pec.governo.it
AI Ministro del Lavoro e delle Politiche
Sociali
Dott.ssa Nunzia Catalfo
segreteriaministro@pec.lavoro.gov.it
AI Ministero dello Sviluppo Economico
Dott. Stefano Patuanelli
Segr.min@pec.mise.gov.it
AI ministro dell’Economia e delle Finanze
Dott. Roberto Gualtieri
segreteria.ministro@pec.mef.gov.it
ASCOB
Associazione Nazionale Concessionari Bingo
ascob@ascob.it

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, il
governo ha accolto le istanze di divere categorie di lavoratori ed ha mostrato l’intenzione di
non voler protrarre inopinatamente il lockdown rischiando di compromettere ulteriormente
le già difficili condizioni economiche determinate dall’emergenza.

Certamente i dati diffusi dalla Protezione Civile circa l’andamento della curva epidemiologica e la decrescita della diffusione del virus, hanno avuto un ruolo dirimente nell’accelerare la riapertura di alcune attività che diversamente sarebbero state destinate, secondo le originarie previsioni, ad una eventuale ripresa solo a partire dal mese di giugno.

Sono infatti innumerevoli i settori che hanno ripreso in pieno le attività economiche, produttive e sociali a partire dal 18 maggio e che sperano di tornare gradualmente ad una normalità, sia pure con grande prudenza e rispettando le prescrizioni imposte per il contenimento della diffusione del virus.

Dal 25 maggio sono consentite le attività sportive, riaprono palestre e piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, strutture dove si svolgono attività per il benessere della persona.

Dal 18 maggio sono stati aperti addirittura i centri commerciali.

Ma che dire delle sale bingo? Perché manca qualsiasi indicazione in merito alla loro riapertura?
A differenza di tutte le altre attività, infatti, il decreto non menziona nessuna data di ripresa delle sale bingo.

Eppure si tratta di un grande comparto italiano che è quello del gioco responsabile, la cui chiusura a seguito dell’epidemia ha causato la paralisi del settore, con disastrose conseguenze economiche per tutti i lavoratori e le loro famiglie coinvolte.

Si tratta di un’attività in cui opera un elevato numero di lavoratori che ad oggi ammontano a circa 12.000 unità e che sono esposti al rischio di perdere il lavoro, se non viene data loro
la possibilità di ripartire.

Gli stessi lavoratori stanno esprimendo con forza, attraverso manifestazioni pubbliche ed
una sentita lettera di denuncia al governo con la quale implorano di poter tornare a lavorare, la volontà di riprendere il lavoro e di trovare risposte alle loro legittime aspettative.

Le sale bingo possono e devono riaprire perché, a differenza di tante altre attività, sono
strutture con ampie superfici che consentono di poter attuare i protocolli di sicurezza e di
garantire l’applicazione delle misure di distanziamento sociale, l’utilizzo di tutti i dispositivi
individuali di protezione, l’uso dei termoscanner alle entrate e la sanificazione frequente dei
locali.

Le associazioni Ascob, Anib e Cisal Terziario, parti stipulanti il CCNL Sale Bingo e Gaming
Hall, si sono incontrate per confrontarsi sulla difficile situazione che ha coinvolto il paese a
seguito dell’emergenza da Covid-19 ed in particolare per adottare misure idonee a tutelare
i lavoratori impiegati nel settore bingo e gaming hall, sottoscrivendo, il 28 aprile 2020, un
protocollo sulla sicurezza, attuazione di quello sottoscritto con le parti sociali e il Governo
in data 14 e 24 marzo 2020.

Alla luce di tutte queste considerazioni, si chiede quindi che il governo voglia intervenire con urgenza per includere le sale bingo nell’elenco dei codici Ateco delle attività che possono ripartire da subito».

Federazione Nazionale Sindacati Autonomi Lavoratori Commercio, Servizi e Turismo

Covid-19, Protocollo Ascob d’intesa con la CISAL Terziario

Il protocollo riguarda le misure da adottare nel settore Bingo e Gaming hall al fine di tutelare i lavoratori impiegati ed a garantire la continuità dell’attività produttiva contribuendo in tal modo al superamento dell’emergenza sanitaria.

L’accordo è stato siglato tra la CISAL Terziario e Ascob, Anib, Anipt.

ACCORDO.ITERCONF-TERZIARIO-COVID

Protocollo-Covid-Ascob-CISAL-siglato